Kripto - un tributo al “Futurismo”

Kripto – un tributo al “Futurismo”

La linea Kripto, presentata in anteprima al  Temporary Museum For New Design in occasione della design-week 2013, è una linea di prodotti  limited edition composta da tre elementi: tavolo da caffè, tavolo da pranzo e poltroncina e nasce dalla voglia di Roberto di creare un punto di incontro fra arte e design, dalla sua esigenza di dare significato e soprattutto forma concreta al processo progettuale, in netto contrasto con l’attuale imperante logica commerciale che mette al primo posto un eccessivo rigore formale.

Oggetti dalle forme decise e spigolose realizzati con materiali “puri e scomodi” da lavorare che tradiscono la forte passione del designer per l’arte futurista ed in particolare per le opere di Fortunato De Pero.

 


 

 

 

 


“Kripto” Tavolo da caffè

È  il primo nato della fortunata famiglia Kripto. Un oggetto concepito e creato per portare all’interno del focolare domestico un piccolo pezzo di “concept art” che unisca bellezza estetica a quotidiana praticità.
Per queste sue caratteristiche è stato selezionato e presentato all’esposizione internazionale d’arte denominata “The End-Intarnational Arts” tenutasi presso la Miami Beach Regional Library di Miami, Florida.

Il curatore dell’evento nonché critico d’arte Gean Moreno ha detto e scritto di Kripto:
“…althought all the works selected were very interesting and it was a pleasure to come to know them, I selected Roberto Rovetta as the winner because it seemed animated by a series of interesting ambiguities that went right to the core of the way in which I was thinking about The End. The ten projects selected for exhibition oscillate between desolate landscapes quietly palpitating with strange potentials to new monuments emerging from ruined worlds.
Rovetta’s table feeds on the tension that this oscillation produces.

As I wrote in my notes when I was thinking about these works: “ Roberto Rovetta’s furniture stands strangely between material realities-part bound to the geometries of modernist design and part quasi-organic and potentially proliferating mineral pattem. It straddles rigid borders. Shown alone, a forlorn object becoming slowly animated, one wonders who exactly this object is for. It may not be for us”. It’s the last suggestion that emanates from the object, the question it leaves open, that I think registers what I found so compelling about his engagement with the notion of The End and the reason I chose him as the winner.”

 

 

 

 

 

 

“Kripto” n°2 – Tavolo da pranzo
Appositamente concepito e costruito per “Discovering”, prende netta posizione nell’eterna discussione fra arte e design: vuole essere simbolo di trasformazione e voce della necessità di idee forti, decise e non convenzionali in questo periodo di grandi cambiamenti. È un oggetto frutto di ricerca estetica profonda e dettagliata, un gesto plateale, concreto ed imponente. Un grande elemento che richiede attenzione, che vuole essere ammirato ed essere protagonista dello spazio che lo circonda. Un complemento d’arredo che vuole far parlare di sé.

 


 

 


“Kripto” n°3 – Poltroncina

Chiude la serie un altro oggetto dalla forte e spiccata personalità: una poltrona “handmade” realizzata interamente in acciaio che vuole rappresentare l’accoglienza, la protezione, un guscio prezioso per chi avrà la possibilità di possederla.
La forma di grande diamante accoglie comodamente il corpo avvolgendolo fisicamente ed emotivamente. Una sensazione di protezione unica evocata dalla conformazione e dal materiale usato, solido ed indistruttibile.
Come per il tavolo da pranzo, è un complemento che ha la presunzione di non volersi “semplicemente integrare” in un arredamento convenzionale e già precostituito ma esattamente il contrario: la sua imponenza la rende talmente “dominante” da tramutarla immediatamente in “articolato oggetto di discussione”…

 

Foto: Roberto Rapetti – http://www.robertorapetti.com | Ambientazione: Museo Scalvini – Villa Cusani Tittoni Traversi Desio